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Il visto per residenza elettiva.

Diritto dell'immigrazione.

Il visto per residenza elettiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli stranieri possono risiedere legalmente in Italia senza esercitare alcun lavoro. Infatti, determinate categorie di cittadini stranieri possono chiedere il permesso di residenza elettiva, che è diverso da tutti gli altri tipi di permessi di residenza. 

Il richiedente deve dimostrare adeguate e documentate garanzie circa la disponibilità di un alloggio in Italia da eleggere a residenza e di ampie risorse economiche autonome, stabili e regolari, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuità nel futuro. Tali risorse devono provenire dalla titolarità di cospicue rendite (pensioni, vitalizi), dal possesso di proprietà immobiliari, dalla titolarità di stabili attività economico-commerciali o da altre fonti diverse dal lavoro subordinato.

Anche il coniuge ei familiari a carico dello straniero possono avere il permesso di residenza elettiva, a condizione che il richiedente dimostri mezzi economici sufficienti anche per loro. 

Prima di poter chiedere il permesso di residenza elettiva, è necessario richeidere il visto d'ingresso per residenza elettiva all'Ambasciata o al Consolato italiano territorialmente competente; una volta in Italia ed in possesso del visto per residenza elettiva, il richiedente deve richiedere, entro 8 giorni, il permesso di residenza elettiva 

Se l'Ambasciata italiana rigetta la richiesta di visto, il richiedente può impugnare il diniego dinanzi al TAR del Lazio entro 60 giorni. L'assistenza di un avvocato è obbligatoria per legge.

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Sull'argomento vedi anche:

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