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Accordo tra Perù e Italia sul trasferimento delle persone condannate

Dialogo con la comunità dei "Peruanos en Italia" sul trasferimento delle persone condannate

Accordo tra Perù e Italia sul trasferimento delle persone condannate

 

 

 

 

 

 

 

 

La rete sociale Peruanos en Italia, intervista l'Avvocato Luca Santaniello sul tema del trasferimento delle persone condannate e l'accordo tra Italia e Perù in materia.

PEI: Avvocato Santaniello, in cosa consiste il trasferimento delle persone condannate?

S: Il trasferimento delle persone condannate consente ai cittadini stranieri detenuti in carcere, di essere trasferiti nei propri Paesi d'origine allo scopo di continuarvi l'esecuzione della pena.

PEI: Quali sono i vantaggi di essere trasferito al proprio Paese d'origine?

S: Innanzitutto, la vicinanza ai propri familiari, i quali saranno in grado di visitarlo in carcere, senza lunghe e costose trasferte nel Paese in cui è stato arrestato. Inoltre, la persona trasferita potrà ottenere quelle misure alternative al carcere che possono agevolare la sua reintegrazione sociale nel proprio Paese.

PEI: In che modo la persona detenuta può richiedere di essere trasferito?

S: Nel diritto internazionale convenzionale, lo strumento maggiormente utilizzato per richiedere il trasferimento dei detenuti, è la Convenzione di Strasburgo del 1983 sul trasferimento delle persone condannate

PEI: Il Perù fa parte di tale Convenzione?

S: Il Perù, purtroppo, non fa parte della Convenzione di Strasburgo. Tuttavia, Italia e Perù hanno siglato, a Roma nel 1984, un accordo bilaterale sul trasferimento delle persone condannate e i minori in trattamento speciale, in virtù del quale, la persona condannata con sentenza definitiva, cioè non più impugnabile, può chiedere di essere trasferita al proprio Paese d'origine allo scopo di continuarvi l'espiazione della pena.

PEI: Quando si applica l'Accordo?

S: L'Accordo si applica alle seguenti condizioni:

- la persona condannata è cittadino italiano o peruviano

- la persona condannata non sia stata condannata per reati politici o militari

- la sentenza sia definitiva

- il periodo di condanna da scontare non sia inferiore a 6 mesi

- i fatti o le omissioni, per i quali è stata pronunciata la sentenza, sono considerati reati anche in base alla legislazione dell'altro Paese.

PEI: Cosa accade quando il detenuto ritorna in Perù?

S: Il detenuto, una volta trasferito al suo Paese d'origine, non potrà essere sottoposto a giudizio o condannato nuovamente, per i fatti per i quali è stato già condannato in Italia.

L' Avvocato Santaniello, oltre a parlare un perfetto spagnolo, è esperto di diritto internazionale. Riceve al suo Studio in Roma, in Piazza San Giovanni "

Nota: per il testo originale dell'intervista in spagnolo, clicca qui

Sull'argomento vedi anche:

Cosa fare quando si è arrestati in un Paese straniero

Avvocati Penalisti Internazionali

Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate

Avvocati italiani per i cittadini peruviani in Italia

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